L'eclissi solare del 20 marzo 2015 di Margit Glassel

  • 2015

Le eclissi hanno sempre ispirato la paura negli esseri umani. Immagina cosa deve essere stato mille anni fa per vedere il sole oscurare completamente. Niente di buono, sicuramente. Ecco perché le eclissi erano associate a cattivi presagi, morti e cataclismi. Tutto era molto letterale nel mondo dei nostri antenati, persino i sacrifici. A volte le eclissi annunciavano la morte del re. Il buio mangia il sole, la luce. Fortunatamente, non sentiamo più il bisogno di fertilizzare le nostre terre con sacrifici di sangue come nelle antiche tradizioni, né abbiamo bisogno di gettare un capro espiatorio lungo le scogliere per affogare il male. Abbiamo trasceso il letterale ma non il timore che l'oscurità ritorni alla luce. Ogni eclissi evoca quella paura ancestrale, quella di scomparire in una notte oscura dell'anima, per disintegrare la nostra identità spazzata dalle forze dell'inconscio, nella vita o nella morte. Il sole rappresenta la nostra identità e un'eclissi ci ricorda per un breve momento che non possiamo vivere per sempre. Non saremo mai ciò che siamo ora.

È vero che le eclissi sono magiche. Sono portali che possiamo attraversare, piccole morti volontarie; Sacrifichiamo la nostra vecchia identità per un bene più grande. Questa eclissi è molto speciale perché si verifica con il Sole e la Luna in congiunzione con Pesci 29-27, vale a dire nell'ultimo grado dell'intera ruota dello zodiaco. In realtà è una Luna Nuova e perché è sottinteso l'asse dei nodi lunari si manifesta come un'eclissi. Una Luna Nuova è un nuovo inizio, e quello di adesso si verifica nell'ultimo grado del cerchio, appena prima che il Sole entri in Ariete e segni l'equinozio. Un ciclo si chiude e inizia qualcosa di nuovo. Più che mai Siamo rinati Mi piace l'astrologia con i suoi vari cicli, è una costante rinascita. La nostra tendenza è quella di anquilosarnos, aggrappati alle nostre storie, chi siamo, cosa vediamo, cosa pensiamo. Se seguiamo il percorso delle stelle vediamo l'infinito. Vediamo come non è mai lo stesso, ogni ciclo è una promessa di scoprire qualcosa di totalmente nuovo, è un viaggio nelle dimensioni sconosciute dell'Essere. Non troviamo mai le stesse configurazioni, le combinazioni sono illimitate. Cresciamo a spirale. Il mio cuore è pagano e la mia anima è leggera. Ad ogni eclissi ricordo che ciò che muore è solo l'identità relativa di una nuova primavera. Lasciala morire, questo è il mio sacrificio.

Felice eclissi !!!

Copyright Margit Glassel

2015/03/17

Fonte: http://www.margitglassel.com/?p=2006

L'eclissi solare del 20 marzo 2015 di Margit Glassel

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