Una nuova economia in comunione con il pianeta Terra

  • 2014

Con lo scoppio della crisi nel 2008, gli scienziati hanno discusso sull'idoneità di un'economia che sfrutta eccessivamente le risorse della madre terra e allarga ulteriormente il divario tra ricchi e poveri, i rifiuti che affrontano la disperazione. Come difensore della New Economy, l'attivista politico David Korten ribadisce il suo scopo secondo un'indagine profusa condotta negli ultimi due anni.

La ricerca di una storia che riflette la profondità della conoscenza umana e che a sua volta segna la strada verso una trasformazione culturale e istituzionale. Korten propone di seguire il corso della natura come assenza di attrito in quanto questo è un modello che ha dato origine alla biosfera:

“La vita esiste e si evolve solo come una comunità diversificata. Interagisce continuamente per ottimizzare la cattura, l'organizzazione e la distribuzione dell'energia, dell'acqua e dei nutrienti della Terra, innumerevoli miliardi di organismi terrestri creano e mantengono le condizioni essenziali per l'intera comunità terrestre della Terra vita da cui dipendono ciascuno di loro ”.

Proprio la diversità delle specie ci insegna che lavorano in comunità organizzate nello stile di qualsiasi cooperativa. Nessuna specie esclude le altre perché metterebbe a rischio la salute e il benessere dell'insieme e, in definitiva, la salute e il benessere, compresa la sopravvivenza delle specie dominanti.

In analogia al vorace capitalismo, rivela i suoi errori di base che condannano l'estinzione del capitale umano stesso. Non sorprende che lo stesso Papa Francesco I abbia denunciato lo spietato feticismo del denaro in allusione all'antico culto del vitello d'oro e ciò significa cadere nella bussola morale dei mercati.

L'idolatria ha sostituito il sacro, quella qualità mistica che conferisce la creazione del mondo - iniziamo a pensare a noi stessi come creature divine con il diritto e il potere di dominare, controllare e sostituire la natura umana con le tecnologie esprime Korten.

Siamo orgogliosi di essere intelligenti, ma l'umiltà è la prima delle elezioni che il filosofo Scrates ha estratto: so solo che non sapeva nulla perché alla fine non sappiamo nulla con Assoluta certezza, quindi vale la pena riapprendere la natura considerata saggia Come membri di questa comunità con maggiori responsabilità se è possibile inserirci nell'ultimo anello, dobbiamo agire come collettivi, la nostra sopravvivenza dipende da questo.

Cristina Grao Escorihuela

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