Inaugurazione del primo incontro euro-americano di TV educativa e culturale

  • 2010

Adriana P rez Pesce 12/5/10 Nella categoria Istruzione e cultura

Organizzato dall'Associazione dei Televisori Educativi e Culturali Ibero-Americani (ATEI) e Radio Televisi n de Andaluc a (RTVA), la Riunione Euro Ibero-Americana dei Televisori Educativi e Culturali inizia con la città di Siviglia obiettivo di riunire produttori ed emittenti di programmazione educativa e culturale, principalmente da catene pubbliche.

Tra gli altri, il canale Arte (Germania-Francia), ARD (Germania), ORF (Austria), TV5 (Francia), RAI (Italia), RTP (Portogallo), BBC (Regno Unito), NORDIVISION Consortium ( Danimarca, Finlandia, Norvegia, Svezia e Islanda), RTVE di Spagna, EITB (Paesi Baschi), TV3 (Catalogna), RPTA (Principato delle Asturie) e CEXMA (Estremadura) e Channel Meeting (Argentina), TV Cultura (Brasile), Ser TV (Panama), Vale TV (Venezuela) e la TV messicana UNAM, Channel 22 e Canal Once, dell'America Latina.

In questo modo, gli accordi risultanti dall'incontro, in termini di coproduzione audiovisiva, scambio e formazione, avranno una portata stimata di 1.050 milioni di persone in entrambi i continenti. Secondo gli studi dell'ATEI, la televisione pubblica nei 20 paesi dell'America Latina rappresenta un pubblico stimato di 550 milioni di persone, a cui i 500 milioni di telespettatori di i 50 paesi europei.

Il responsabile della Comunicazione ATEI, Juan Castro, ha mantenuto un'intervista con Positive News in cui spiega in dettaglio lo scopo dell'incontro:

Notizie positive: come è nata l'idea di organizzare l'incontro?

Juan Castro: Nasce da ATEI dopo un incontro con la Presidenza del governo, dove maturiamo l'idea di un evento televisivo educativo e culturale che riunirebbe i televisori di entrambe le parti - nel quadro degli eventi programmati durante il semestre di la presidenza spagnola dell'Unione europea - e che i suoi risultati daranno luogo a una cooperazione sia nella coproduzione che negli scambi professionali. Questa è un'opportunità per il dialogo interculturale e per lo sviluppo umano, come suggerisce la relazione del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), promuove la libertà e la diversità culturale che arricchisce la vita di persone.

N +: Quale missione ha la conferenza?

JC: L'obiettivo principale è garantire la generazione di spazi di cooperazione tra Europa e Ibero-America nel settore della televisione di servizio pubblico. E in questo contesto, contribuire alla promozione della diversità e del pluralismo culturale tra società europee e latinoamericane, basato sul lavoro dei televisori di servizio pubblico e in particolare sui loro contenuti educativi e culturali. Concordare meccanismi permanenti per cooperare, scambiare informazioni, conoscenze, esperienze, programmi e sviluppare progetti comuni. Promuovere la realizzazione di progetti di coproduzione e rafforzare il collegamento delle reti di programmazione Iberoamericane ed europee in relazione ai contenuti culturali ed educativi.

N +: è un evento personaggio aperto?

JC: Il bando per l'incontro è incentrato sui servizi televisivi pubblici e non pubblici in Europa e in America Latina, ma di natura culturale o educativa. Per gli interessati, i risultati e gli accordi saranno pubblicati online.

N +: Che valutazione dai alla situazione attuale della televisione educativa e culturale in Spagna e in America Latina?

JC: Considerando il modello televisivo standard, costruito attorno al mercato pubblicitario, la conversione tecnologica da analogico a digitale fa emergere un nuovo scenario: è tempo di pensare ad altri modelli per la televisione che convivono con il modello attuale, in cui il Il beneficiario finale deve essere il cittadino.

Il modello televisivo che produciamo deve basarsi su tre valori fondamentali: rispetto della diversità culturale; chiarezza, poiché la TV deve essere uno strumento di intelligenza; e, ultimo ma non meno importante, l'etica, cioè che il lavoro della televisione non dovrebbe essere guidato o legiferato solo dalle leggi del mercato, ma dovrebbe costruire la cittadinanza e stabilire valori.

Quindi, la sfida della situazione attuale della televisione è che la televisione stessa è la piattaforma per il dibattito pubblico in cui i cittadini attivi con capacità critica hanno la possibilità di scegliere ciò che è loro utile dal discorso televisivo e che vogliono partecipare e trasforma la società

N +: Ritieni che i dirigenti delle società di comunicazione supportino l'inclusione di questo tipo di argomenti?

JC: Sempre più spesso la televisione educativa e culturale ha un posto nelle griglie di programmazione del canale. Esempi dell'esperienza di Canal Encuentro, in Argentina o della stessa TVE, che ci offre uno spazio di trasmissione mondiale, attraverso il suo canale internazionale e in Spagna attraverso il canale di 24 ore, esempio seguito da Canal Sur che trasmette giornalmente l'informazione informativa culturale iberoamericana dell'NCI per tutta l'Andalusia.

N +: Puoi darci un annuncio che verrà pubblicato oggi durante il giorno?

JC: La proposta di creare una "mappa di eccellenza" euro-ibero-americana per la realizzazione di stage e soggiorni di scambio professionale tra i televisori partecipanti, con offerte specializzate in ogni area di produzione di contenuti audiovisivi.

DATI DI CONTATTO:

www.atei.es

http://encuentrotv.wordpress.com/

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