Lavora con la Divina Madre (prima parte)

  • 2016

Foto: Tamara Adams

Testo: Barbara Meneses

Il mio risveglio spirituale avvenne nel 2000, quando una serie di circostanze nella mia vita personale mi portarono a vivere esperienze in cui sentivo di aver toccato il fondo. Da quel momento, ci fu un'apertura nel mio interno e una nuova energia, un senso di vitalità e una vita fluirono verso di me espandendo la mia coscienza, facendomi svegliare a "un'altra realtà", la dimensione dello spirito. Ho letteralmente sofferto orgasmi nel cervello, esplosioni di energia nella mia mente mentre si espandeva e si apriva a una nuova realtà. Mi mancava una lingua con cui articolare ciò che vivevo e non avevo nessuno intorno a me che potesse aiutarmi a capire cosa mi stava succedendo. Ho trascorso un lungo anno a studiare un nuovo vocabolario che potesse dare un senso alle mie esperienze interne e permettermi di descrivere in modo coerente ciò che ho vissuto dentro.

Da quel risveglio della coscienza, non mi sono sentito illuminato, tanto meno, ma ho sentito che qualcosa di indescrivibile dentro di me si era risvegliato da una profonda letargia e che da quel momento, dovevo fare quello che intuitivamente chiamavo "lavoro interiore". Ad oggi, è stato un processo di 15 anni in cui ho dovuto rivedere e curare molti aspetti della mia persona, delle mie vite passate, dei modi di pensare, di sentire e di agire condizionati, programmati, confusi, erratici, incoerenti. Un processo molto organico e intuitivo che si stava svolgendo naturalmente davanti a me facendomi navigare tra sincronicità, persone, incontri fortuiti, messaggi in codice, libri, vari strumenti che stavano emergendo quando ne avevo bisogno per svolgere quel lavoro interno che ho presentato in modo cruciale.

Ho capito che il risveglio spirituale è un inizio, non una fine e che se non fosse accompagnato da quel lavoro interno di guarigione fisica, emotiva, mentale, energetica e spirituale, non avrei potuto avanzare in quello che percepivo come il mio percorso.

Piramide di Maslow

Coloro che conoscono la piramide dei bisogni di Abraham Maslow, sanno che secondo questo ricercatore, tutti gli esseri umani devono soddisfare una serie di bisogni che sono stati espressi da categorie in forma piramidale, in ordine di importanza. Secondo Maslow, non possiamo saltare i bisogni fisiologici di base come avere sostentamento, alloggio e godere della minima sicurezza della vita e soddisfare bisogni più elevati come quello spirituale.

In quel senso, il percorso spirituale, ho capito, ha dovuto attraversare tutti questi bisogni fino a raggiungere l'apice di quella piramide dove si trovano i bisogni spirituali più profondi: la ricerca di chi siamo, cosa facciamo qui, qual è la natura del realtà e il nostro posto nell'esistenza, c'è un Dio e chi sono io in relazione a El-Ella-Ello?

Una delle cose che ho scoperto nel tempo e che ha confermato la necessità di svolgere un lavoro parallelo di guarigione mentre viaggiavo il mio percorso spirituale verso l'Unità verso la Sorgente (chiamiamolo il processo di Illuminazione, Autorealizzazione, Liberazione) è che ho capito che la nostra capacità Sperimentare esperienze o raggiungere determinati stati spirituali è direttamente proporzionale al nostro volume di traumi interni accumulati in questa e in altre vite.

Sono i nostri traumi irrisolti che ci fanno sperimentare esperienze mistiche da schizoidi o distorsione bipolare. Essere in grado di godere di una spiritualità piena e vivente in noi passa necessariamente attraverso quel lavoro interno di risoluzione e guarigione delle ferite che ci hanno lasciato oltre i traumi che giacciono nel nostro inconscio e che ci impediscono di avanzare nel percorso spirituale raggiungendo livelli più alti di chiarezza, silenzio interiore, comunione con il tutto.

Nel dicembre 2012, in Australia, quando la mia piccola mente pensava di avere tutto "visto" o conosciuto o capito, ho sperimentato un processo di Dark Night of the Soul che ha scosso le basi di tutto ciò che pensavo di sapere e che pensavo di aver raggiunto. In quei momenti di massima oscurità, quando ho percepito che nulla ha funzionato, guarito, risolto finora mi aveva avvicinato di un millimetro alla mia meta finale tanto attesa, ho sentito una voce senza voce nel silenzio del mio Essere che mi ha chiamato da che ho percepito come il cuore del Grande Sole Centrale della Galassia.

Era Ella. Una voce senza voce che pronunciava queste parole dentro di me, come se conoscessi me stesso da tutta la "vita". Quelle parole erano: "Divina Madre" ...

- "Divina Madre", ho ripetuto come un'eco nel lontano spazio rispondendo dalla Terra a quella chiamata che proveniva da un posto centrale nella galassia. "Divina Madre, Divina Madre" ... ho ripetuto di nuovo.

Come un mantra, un balsamo curativo, quelle parole scendevano su di me con un nettare di Amore Divino che mi stava lavando e salvandomi da quel luogo oscuro dove mi sentivo "caduto". "Divina Madre ... Divina Madre", ho ripetuto ancora e ancora mentre iniziavo a sentire una nuova linfa vitale che correva attraverso i miei sottili canali svegliarmi, alzarmi, riempirmi di un nuovo tipo di vita, una vita viva, svegliarmi come mai prima. "Madre Divina", ho ripetuto ripetutamente crescendo nella fiducia, sotto l'abbraccio di un caldo mantello materno che ha iniziato a nutrirmi dall'interno verso l'esterno, dal più profondo dentro di me verso l'esterno. "Madre Divina, Madre Divina, Madre Divina" Ho ripetuto il riempimento e il riempimento.

- Mamma, vero? Alla fine chiese un giorno, abbandonando per un momento l'intossicazione di quel mantra inebriante.

Rimasi fermo in attesa della sua risposta. Sei tu? Ho ripetuto dentro. Ho ascoltato con tutti i miei sensi. Ho ascoltato con i miei occhi, le mie orecchie, con ciascuna delle cellule del mio corpo. La mia attenzione e il silenzio che cresceva dentro di me era totale. Madre, ti viene chiesto?

Fu allora che sentii il battito della Vita che scorreva dentro di me dandomi la risposta. Un movimento a spirale verso l'alto è stato notato dentro di me. Continuava a porre la domanda e quella spirale interiore si muoveva ogni volta che chiedeva della Madre. Fu così che capì che la sua prima risposta era arrivata in modo cinestesico.

(Barbara Meneses, 2016)

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