La credenza si lega, la credenza è di Krishnamurti

  • 2010

Non si tratta di cambiare le credenze, o di sostituirne una con un'altra, ma di essere completamente liberi da tutte le credenze, in modo che uno faccia la vita in un modo nuovo ogni minuto. La verità, dopo tutto, è quella di avere la capacità di affrontare tutte le cose in un modo nuovo, di momento in momento, senza la reazione condizionante del passato, in modo che questo effetto cumulativo funga da barriera tra se stessi e ciò che non sorge. lo è.

Dopotutto, una tazza è utile solo quando è vuota; e una mente piena di credenze, dogmi, affermazioni e citazioni, non è in realtà una mente creativa, e tutto ciò che fa è ripetere. E scappare da quella paura - da quella paura del vuoto, della solitudine, della stagnazione, non prosperare, non riuscire, non essere qualcosa o qualcuno - è senza dubbio uno dei motivi per cui accettiamo credenze così avide e avidamente. No? Possiamo capire noi stessi accettando una credenza? Al contrario. È ovvio che una credenza, politica o religiosa, impedisce la comprensione. Lavoriamo come uno schermo attraverso il quale osserviamo noi stessi. E possiamo osservarci senza credenze? Se sopprimiamo quelle credenze - le molte credenze che uno ha - c'è ancora qualcosa da osservare? Se non abbiamo credenze con cui la mente si è identificata, allora la mente, senza alcuna identificazione, è in grado di osservare se stessa così com'è, e lì, certamente, è l'inizio della propria comprensione.

Quante credenze abbiamo! Certamente, più intellettuale, più colta, più spirituale - se posso usare quella parola - una persona, meno la sua capacità di capire. I più premurosi, i più svegli, i più vigili, sono forse i meno credenti. Questo perché legami di credenze, convinzioni isolate; e che vediamo in tutto il mondo, sia nel mondo economico e politico che nel mondo spirituale.

Sei brahmino e io non sono bramino; Siete cristiani, io musulmano e così via. Ma tu parli di fraternità e parlo anche della stessa fraternità, amore e pace. La realtà dei fatti è che siamo separati e divisi. L'uomo che vuole la pace e vuole creare un nuovo mondo, un mondo felice, non può essere isolato con nessun tipo di credenza.

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